Visitare Ferrara durante il Buskers Festival
Il Buskers
Festival è un evento di interesse
internazionale organizzato a Ferrara nel periodo estivo, giunto ormai alla
26esima edizione. Quest’anno avrà luogo dal 24 agosto al 1° settembre 2013;
trasformando ancora una volta il centro medievale della città, patrimonio
UNESCO, in una “corte dei miracoli” animata da musicisti, saltimbanchi, artisti di strada e giocolieri. Sarà una
settimana all’insegna del multiculturalismo,
della musica, della bellezza.
Adeguatissime le politiche ricettive adottate
per accogliere visitatori da tutto il mondo: l’amministrazione comunale ha
predisposto un servizio di navette gratuite no-stop dalla stazione ferroviaria e
dall’area campeggio verso il centro storico per favorire gli spostamenti. Anche sotto il solleone, non ci sarà da
temere la sete: grazie alla partnership con il gruppo Hera, verranno
posizionate delle “case dell’acqua” per dissetare, gratuitamente, con acqua
refrigerata. Grazie a convenzioni stipulate ad hoc per l’evento, inoltre, i
turisti avranno la possibilità di soggiornare in ostelli, hotel e B&B a
prezzi ultraconcorrenziali.
Se questo non vi bastasse a scegliere Ferrara e
i Buskers come meta di un’escursione, non dimenticate che l’Emilia custodisce
prezios tesori enogastronomici!
I piatti tipici locali ferraresi derivano da
un’antica tradizione medioevale: re dei primi, chiaramente, i cappellacci di
zucca – una sottile sfoglia all’uovo tirata a mano farcita con un impasto di
zucca cotta al forno e Parmigiano
Reggiano grattugiato, sale e noce moscata, conditi nella versione più
classica semplicemente con burro e salvia.
A contornarli, come antipasto, lo gnocchino fritto (pasta cresciuta
impastata con strutto e fritta, forse non molto estivo… Ma irrinunciabile!)
accompagnato dall’infinita varietà di salumi della tradizione emiliana! A Ferrara, il più
famoso è sicuramente il salame all’aglio; detto appunto ferrarese. Citato già nelle scritture Rinascimentali, viene
prodotto con le parti più nobili del suino (lombo, spalla e prosciutto) e, in
un secondo momento, arricchito di particolari aromi, tra cui appunto l’aglio,
il macis, il pepe nero. Non sarà forse un vino dei più complessi, ma niente sa
accompagnare i piatti tradizionali emiliani con un buon bicchiere di Lambrusco DOC di Sorbara, prodotto e
imbottigliato nelle vicine terre modenesi.
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