Ci stiamo avvicinando all'estate e quando diciamo estate ci vengono subito in mente le vacanze al mare o in montagna che abbiamo sognato tutto l'anno. Non per tutti, però, dire estate è sinonimo di ferie. Quando
si prende la decisione di lavorare autonomamente, come freelance o
libero professionista, uno dei vantaggi è la libertà di poter gestire il
proprio orario
di lavoro, anche se spesso non vuol dire che la flessibilità stia nel lavorare meno ore di coloro che sono assunti da terze persone. Nel caso dei lavoratori freelance, infatti, stabilire quanti giorni di ferie prendere, e in
ultima analisi, quando, non è così semplice come può sembrare.
Quando la stagione delle vacanze si avvicina, molti professionisti si trovano di fronte a un dilemma. Poiché i lavoratori autonomi non hanno diritto a ferie annuali, vi è una forte tentazione di continuare a lavorare mentre il resto del mondo si prende una pausa.
E' per questo che non sono rari i casi
di liberi professionisti che trascorrono i mesi estivi a lavorare
alacremente, anche 18 ore al giorno, e si concedono una vacanza in un
periodo successivo, quando anche i costi sono inferiori e si presentano vere e proprie offerte low cost.
E' innegabile infatti che ad Agosto le vacanze raggiungano costi molto più elevati rispetto a settembre per esempio, e che una vacanza in una pensione a Jesolo, per esempio, costi notevolmente di più in agosto rispetto ai mesi di bassa stagione.
A questo si aggiunge che il
massiccio afflusso di vacanzieri rende spiagge, ristoranti e locali
sempre affollati, condizione che non concilia
il relax e che compromette la qualità del servizio offerto.
Per il libero professionista, concludendo, le estati non sono quasi mai un periodo volto al relax, ma basterà essere pazienti per poter godersi un meritato periodo di riposo anche fuori stagione e a prezzi più ragionevoli per riprendere il ritmo lavorativo al massimo.